
Nel libro, scritto in tre momenti diversi a partire dal 1884, Matilde Serao fa un'accorata descrizione dei quartieri più diseredati della Napoli del tempo. Protagonisti sono, quindi, il "popolo" napoletano e la sua vita quotidiana con le peculiarità che li contraddistinguono: tipo di alimentazione, forme di religiosità, lotto clandestino, usura, relazioni sociali... La situazione di totale abbandono in cui versano i suoi concittadini spinge l'autrice a muovere aspre critiche al sistema politico dell'epoca e all'amministrazione cittadina facendo risaltare, per contrasto, fulgide figure di "spiriti retti e puri che si ribellano all'infamia sociale".
Matilde Serao è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Corriere di Roma, esperienza successivamente ripetuta con Il Mattino e Il Giorno. Negli anni venti fu candidata sei volte, senza mai ottenerlo, al Premio Nobel per la Letteratura.