22 marzo 2019

Incontro tra lettori appassionati

Le ragazze
Appuntamento fisso ogni 1° mercoledì del mese tra lettori appassionati e non in Biblioteca alle ore 21.00.
Si parlerà di libri: quelli rimasti impressi, quelli che hanno colpito, quelli consigliati o di quelli decisi insieme il mese precedente.
Se ti appassiona la lettura vieni ad ascoltare!

Prossimo incontro mercoledì 3 aprile - ore 21.00 in Biblioteca.
Libro proposto "Le ragazze" di Emma Cline.

Evie voleva solo che qualcuno si accorgesse di lei. Come tutte le adolescenti cercava su di sé lo sguardo degli altri. Un'occasione per essere trascinata via, anche a forza, dalla propria esistenza. Ma non aveva mai creduto che questo potesse accadere davvero. Finché non le vide: le ragazze. Le chiome lunghe e spettinate, i vestiti cortissimi. Il loro incedere fluido e incurante come di "squali che tagliano l'acqua". Poi il ranch, nascosto tra le colline. L'incenso, la musica, i corpi, il sesso. E, al centro di tutto, Russell. Russell con il suo carisma oscuro. Ci furono avvertimenti, segni di ciò che sarebbe accaduto? Oppure Evie era ormai troppo sedotta dalle ragazze per capire che tornare indietro sarebbe stato impossibile?

Molti anni fa lessi una frase di Marcel Proust che mi parve subito assai bella, ma, per dire la verità, anche un po' eccessiva.

Era il periodo in cui, come scrive il poeta Giorgio Caproni, la vita s'avverte in modo più intenso: "Oh, altezza / mai più raggiunta dal fuoco del cuore".
Le parole di Proust, allora, mi sembrarono troppo lontane da quel "fuoco del cuore".

Dicevano: "Non esistono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto intensamente quanto quelli che crediamo di aver perduto senza viverli, i giorni trascorsi in compagnia di un libro molto caro".

E' passato parecchio tempo e quelle parole mi sono tornate spesso alla mente con un sapore sempre più intenso di verità.

Non perchè il "fuoco del cuore" abbia attenuato le sue fiamme, che sarebbe una ragione troppo biografica e un po' scontata; piuttosto, perchè la lettura tende con gli anni a diventare una specie di doppio dell'esistenza, anzi, un concentrato di esistenza raramente eguagliato, per intensità, nell'ordinario scorrere delle giornate.

Ho letto molti libri, alcuni per intero, altri parzialmente.

Qualcuno l'ho tralasciato dopo le prime pagine, qualche altro l'ho detetestato. Con l'esperienza ho imparato, credo, a riconoscere i libri che mi piacciono, i soli che valga la pena di leggere per davvero.


Diceva Franz Kafka: "Se il libro che stiamo leggendo non ci colpisce come un soffio di vento nel cranio, perchè annoiarsi leggendolo?... Un libro dev'essere l'ascia che spezza il mare ghiacciato che è dentro di noi".

A dispetto di questa mia lunga esperienza, se dovessi ripondere alla domanda del perchè si legga, la ribalterei cominciando dalla domanda opposta: perchè si scrive?

(Corrado Augias - "Leggere")

 

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