02 maggio 2022

ASPETTI DELL'ARTE PRESENTE

La Fondazione Gianni Ambrogio e le Amministrazioni comunali di Mareno di Piave e Ponzano Veneto, all’interno dell’interessantissimo percorso artistico dedicato al Maestro Boscolo Natta, hanno organizzato un altro evento culturale di grande rilievo dedicato, questa volta, ad artisti contemporanei.

Se il nostro territorio è noto per il lavoro e la produttività, in una società che diventa sempre più frenetica e ricca economicamente ma paradossalmente sempre più “povera” per l’inaridirsi della nostra sensibilità culturale, diviene di fondamentale importanza creare nuovi spazi di riflessione che sappiano riavvicinarci al mondo dell’arte e alla valorizzazione di questa in ogni sua forma.

Ecco che, allora, questa idea pensata per narrare un momento di storia dell’arte italiana contemporanea meriti d’essere promossa e valorizzata al meglio come momento prezioso di crescita individuale e di arricchimento interiore.

Penso che, essere partiti con un nodo espositivo in più sedi dedicato all’artista Domenico Boscolo Natta (Chioggia, 23 settembre 1925 - Piombino Dese, 5 gennaio 2002), significa legare alcune città venete, simboli di tutto quel territorio che va dal Garda al Tagliamento, alla celebrazione di una cultura creativa dai connotati molto chiari, legati alle origini storiche e cromatiche della laguna e dei suoi rapporti con l’oriente, per i quali Boscolo ne era un significativo rappresentante.

Quindi, portare all’attenzione del pubblico della nostra città, e non solo, uno spaccato dell’Arte Italiana “presente” esponendo le opere di 23 artisti significativi del panorama artistico nazionale significa rendere merito a chi in vita, più di qualsiasi altro, ha avuto la capacità di raccontare nelle sue tele il tema della “luce” e del “colore”.

Dal Rinascimento all’Astrattismo questo tema è entrato prepotentemente dentro l’opera d’arte non solo come effetto d’illuminazione della scena ma soprattutto come soggetto dell’opera medesima, con cui tutti si sono dovuti confrontare elaborandolo e rielaborandolo fino a farlo divenire fatto distintivo della propria sensibilità e capacità artistica. Oggi ci si chiede se questo tema è ancora visibile e percepibile all’interno dell’opera oppure se si sia arrivati ad una dimensione in cui la luce non è più un fenomeno fisico ma è diventata un fattore culturale dove l’illuminazione non è altro che la capacità di leggere e interpretare i segni.

A queste domande proveremo a rispondere con questa mostra e con le opere che in essa saranno contenute, in cui proveremo ad esaminare la luce ed il colore come fattore interiore dentro ed oltre la materia.

Curata come un’unione di più “personali” questa collettiva vuole quindi rappresentare, attraverso le differenze, un’opportunità per cogliere le indicazioni dell’arte nell’articolarsi della pittura, un’occasione per ammirare le oltre 200 opere esposte di 23 artisti emergenti che, forti di una tradizione pittorica consolidata, hanno intrapreso percorsi di studio e di ricerca sulla contemporaneità dell’essere artista oggi, vivendo le contraddizioni e i conflitti dell’uomo moderno, attenti a coglierne i fenomeni sociali e culturali, caratterizzandoli con il proprio pensiero e le proprie opere.

Tutti vogliono esprimere le relazioni che intercorrono tra la natura e l’uomo, i sentimenti legati ai grandi temi della vita in una società contemporanea sempre in continua mutazione, collegando il visibile della realtà materica all’invisibile dello spirito umano, l’immagine all’immaginazione, la concretezza all’astrazione, il tempo presente al tempo che sarà.

L’obbiettivo di questa mostra vuole essere il superamento di una visione storico-museografica auto imposta come chiave espositiva di lettura provando a trasformare l’evento in un percorso di ricerca, aggregando in nuove composizioni espositive le opere e le storie di questi maestri nella convinzione che ogni opera è unica per la sua storia, per la tecnica, per il valore che assume in relazione alle altre opere, portando con sé un pezzo della vita e del lavoro di ciascun artista.

Tutto questo è stato possibile realizzarlo grazie alla collaborazione della Fondazione “Gianni Am - brogio” con le Amministrazioni Comunali di Mareno di Piave e di Ponzano Veneto, un surplus di grande valore anche per la realtà comunicativa dell'esposi - zione.

Penso che collaborare con l’Arte sia costruttivo non solo per la moralità dell'immagine che ne viene trasmessa ma anche perché l'arte permette di portare alla conoscenza delle grandi masse la bella identità di queste Amministrazioni “illuminate” di così ampie vedute filantropiche.


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